L'odierna Domenica, con le quattro seguenti, prende il suo nome dalla Decollazione di S. Giovanni Battista, festeggiata al 29 d'Agosto. L'avvenimento è un segno dei tempi e, come un cippo stradale, mostra il progresso del Regno di Dio. Il grande e mondiale rinnovamento è giunto al suo punto più alto. Tra non molto sarà al suo fine. "Ecco, io creo cieli e terra nuova...". (Lez.). Una separazione già si fa chiara, tra amici e nemici di Dio (Lez., Ep.). La grande ombra del Battista-Martire, si proietta sulla prima parte del movimentato Vangelo, come una bandiera spiegata. Nella vita e nella morte, egli è sempre Il Precursore del Regno di Dio imminente. Gesù raccoglie gli Apostoli a grande rapporto, per quanto han fatto, per quanto faranno. (Vang.).
Letture: Isaia 65, 13-19
San Paolo agli Efesini 5, 6-14
Vangelo secondo Luca 9, 7 - 11
7 Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», 8 altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9 Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.
10 Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. 11 Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure.