I Domenica dopo la Dedicazione

Piccola redenzione

Con quest'ultime Domeniche, l'Anno Sacro ha veramente un tramonto d'oro. Dopo la Grande Redenzione, di Dio verso di noi, ne viene una piccola, di noi verso i fratelli. L'ineffabile perdono di Dio, venuto largamente su di noi, deve ora traboccare su tutti gli altri uomini. Quest'è, dunque, la stagione del perdono universale. La redenzione, perciò, sarà completa, e l'Anno Sacro potrà dirsi chiuso. Sua corona è la Divina Carità, che ci fa tanto simili a Dio da divenire corredentori, con Cristo, dei nostri fratelli.

Chi questo farà, «vita vivet!» dice il Signore onnipotente. (Let., Ep., Vang.)

Letture: Ezechiele 33, 7-17 -  Prima lettera di S. Paolo ai Corinti 12, 13 - 24

Vangelo secondo Matteo: 18, 23-35

23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" 34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. 35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello». 

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