La bella liturgia delle Domeniche dopo l'Epifania è manifestativa della mirabile crescita del fanciullo Gesù. Con sguardo commosso la Chiesa ne scruta i destini (Lez.) ne contempla lo sviluppo (Confr.) e osserva specialmente quanto fa e quanto dice (Vang.). Contemporaneamente alla crescita del Redentore, il ciclo liturgico va oscurandosi di qualche lieve nube, che prepara Cristo al prossimo tempo di lotta (Offert.). La Chiesa sempre più si stringe intorno a Gesù per avere protezione (Confr.) Infine, in quasi tutte le Domeniche dopo l'Epifania la liturgia si chiude con la visione della Madre di Dio, perché ora Gesù vive e cresce a Nazareth sotto gli occhi di Maria Santissima.
Letture: Isaia 61, 1-3; 62, 11-12 S. Paolo agli Efesini 4, 23-28
Vangelo secondo Luca: 2, 42-52
41 I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42 Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; 43 ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44 Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45 non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46 Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47 E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48 Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49 Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50 Ma essi non compresero le sue parole.
51 Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.