La misteriosa sapienza della Chiesa chiude l'Anno Sacro, incoronandolo di gloria. La Liturgia entra in Paradiso, ove la Chiesa militante diviene trionfante. A capo del vittorioso corteo oggi passa Cristo Re. Egli compare in tutta la sua meravigliosa onnipotenza redentrice, che nel lento e lungo ordine dei secoli va realizzando il Regno vastissimo di Dio. (Ingr., Lez., ecc.). Il suo Vicario in terra il Papa, creando questa festa, ebbe il senso di tale occulto, grandioso avvenimento; e fissandone la data al limite estremo dell'Anno Liturgico, lo fece coincidere con il tempo attuale della Chiesa Cattolica, che è l'ultima epoca del mondo. Ogni Anno Ecclesiastico è un'onda di grazia, che allarga i confini del Regno di Dio. Di giorno in giorno, il cielo della Chiesa Trionfante s'inabissa per la crescente gloria di anime redente e conquistate. Cristo Re ascende, come un sole, al suo splendente meriggio; allora, Giudice, verrà a giudicare i vivi e i morti.
Letture: Apocalisse: 5, 1-14
Lettera di S. Paolo ai Colossesi: 1, 12-20
Vangelo secondo Giovanni: 28, 33-37
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».