II Domenica di Ottobre

Le spie

A ben considerare questa Liturgia si possono ricavare frutti di ammonimento e di conforto. Oggi sarebbe suonata l'ora del Giudizio Universale. Gli "uomini della legge" ovvero "le spie" del peccato e del castigo hanno colto il Mondo in fallo. Non c'è più scampo, la Legge parla chiaro e pone un atroce dilemma: o muore il peccatore o muoio io. Ma ecco il Divino compromesso perché la Redenzione è una spada affilata che separa giustizia da castigo e co mette una grande misericordia. I demoni sono scornati così tutti quelli che non hanno il cuore di Gesù. Cristo ci ha sottratti dalla ferrea schiavitù della legge di pena (Ep.). Andiamo a lui pentiti (Lez.) poiché tramite la Chiesa ci offre l'assoluzione: "Neppure io ti condanno va e non peccare più" (Vang.).

Letture: Geremia 2, 9-15

S. Paolo ai Romani 9, 1-6

Vangelo secondo Giovanni 8, 1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più». 


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